venerdì 2 luglio 2010

Lettere dall'Angola 1 - Menongue domenica 24 settembre 2006

In preparazione del viaggio a Mocodoene, pubblico un pò di email dei 5 mesi a Menongue ... mi aiuta a ricordare e a preparami.

Carissimi,
per fortuna che il collegamento del centro funziona e possa scrivervi ogni tanto una email, e leggere eventualmente qualcuna delle vostre, ma non posso garantire costanza e frequenza.
Perdonatemi se non scrivo email personali, ma gia facendo questa vengono strani magoni…. Quindi troverete scritto molte cose che forse non tutti comprenderanno, ma questi sono i misteri della fede….
Prima di tutto posso dire che non soffro particolarmente di solitudine o nostalgia (anche se mi manca un po’ il confronto e fare qualche chiacchera), non perché sia particolarmente forte o insensibile ma semplicemente perché non ho tempo di stare solo e poterci pensare. Per chi li conosce sa cosa voglio dire con Incia e Segunda sono sempre qui…. Ho appena il tempo di pranzare, che li ho sulla porta.
Comunque solo in casa proprio non sono, due passeri hanno fatto nido sopra la porta del nido e hanno anche
due piccoli….

IL viaggio è andato abbastanza bene, ho avuto la fortuna di viaggiare con due suore e una ragazza medico che va a fare una esperienza di tre mesi in un ospedale sperduto nel sud dell’Angola.
Anche nella partenza ho vissuto l’esperienza della Providenza, grazie ad alcune telefonate fatte il giorno prima con le suore, ho avuto la possibilità di trovarmi con loro in aeroporto ed usare un loro “canale preferenziale” per l’imbarco del bagaglio, ho caricato 43 chili di roba quando avevo un massimo di 20…..  Ma ad essere onesto anch’io sono stato un po’ providenza per loro, perché le ho guidate nell’aeroporto di Parigi e aiutate nell’ingresso in Angola.
Entrata che per me non è stata facile, per malintesi di orari e traffico ho aspettato joaquim più di tre ore fuori dall’aeroporto…. Non è il massimo dopo il volo…

Ho fatto una notte anche a Luanda perché dovevo incontrare padre Joao che d’urgenza veniva in Italia
per cure, ora sta all’ospedale di negrar ma non so cosa abbia, ma posso dire che stava molto male. Ho potuto parlare anche un po’ con Careca e chiarire con lui di certe sue idee di lavoro… Ma poi alle 3 di notte sono andato all’aeroporto per prendere il volo per Menongue ed eccomi qui.
Be anche in questo viaggio la Providenza ha preveduto perché avevo sempre i miei 40 chili di bagaglio (qualcosina ho lasciato a Luanda) e sono riuscito a imbarcare tutto, più fatica ho fatto con me stesso ed ho dovuto lasciare un mancia di 20 euro alla uomo frontiera…..

Perché? Be non ho ancora una sicurezza sul tempo che starò qui, per ora ho un visto che vale solo 30 giorni, a Luanda ho iniziato con l’ambasciata italiana la trafila per il visto multiplo che mi permetterebbe di restare fino a fine gennaio, ho quindi lasciato il mio passaporto in ambasciata che mi ha rilasciato una copia autenticata…. Ma ho qualche problema a farla accettare, ecco il perché della mancia…

Ma all’arrivo a Menongue avevo ad aspettarmi suor Ursula e con lei che mi portava nei vari uffici problemi zero….fotocopia o no.

Mi sento viziato, tutti mi coccolano e si preoccupan per me, guai a chi mi tocca… Per chi sperava che tornassi un po’ dimagrito dovrò quasi deluderlo, donna Teresa cucina una quantità di
cibo che non varia con il numero di persone che mangiano e nel mio caso almeno un paio. Dopo il primo pranzo sono riuscito a farle capire di cucinare alla mattina sia per il pranzo che per la cena, che poi io riscaldo e lei dopo pranzo può andare a casa. La quantità che cucina non è cambiata ma almeno la posso
dividere tra cena e pranzo. Sempre per la teoria delle quantità invarianti per sabato mi ha cucinato più di mezzo chilo di spaghetti con relativo contorno, mi va bene perché cosi ho anche la domenica coperta (lei non
viene).

Qui è quasi tutto come abbiamo lasciato un anno fa, il lavoro fatto sta durando bene, ha subito qualche piccola modifica fatta da loro, che mi sembra fatta bene… probabilmente abbiamo centrato un loro esigenza e ora si preoccupano di far funzionare e soprattutto mantenere. Mi hanno chiesto di fare dei piccoli lavori per aumentare un po’ i punti irrigazione che effettivamente sono pochi e di aumentare le cisterne collegate. Nulla di difficile, l’anno scorso ho avuto degli ottimi maestri, mancano solo i tubi, vado di recupero….

I ragazzi sono andati avanti con le case, due sono quasi arrivate ai cordoli,ma per fare questi e il tetto stiamo aspettando un esperto da luanda, comunque in questi giorni il cantiere è fermo.
Se riesco manderò una foto.

Con chi ho parlato prima di partire, sa che la mia idea era di arrivare qui, di mettermi in ascolto e in confronto e cosi sto cercando di fare. La seconda mattina , ho fatto una riunione con i ragazzi scoprendo che lo si erano gia fatti un programma su di me, dal lavoro sull’acqua ad una formazione sulla responsabilità, mi hanno informato del mio incarico di supremo responsabile…..
Abbiamo parlato molto, ho fatto piccole osservazioni (tutte sullo stato elevato di sporcizia) e ascoltato le loro, abbiamo iniziato un quaderno di collaborazione, per ora mi hanno scritto gli orari della giornata e come sono divisi tutti nei vari compiti e chi sono i vari responsabili.
Alla fine della riunione mi hanno ringraziato perché le ho coinvolti…. e lo sto faccendo ancora, quando vedo una cosa che può essere migliorata chiamo sempre il diretto responsabile, spiego il mio punto di visto,
chiedo e poi agiamo insieme.
Sabato mattina è il giorno delle pulizie, la mattina presto ho parlato con Majolo (il responsabile dei
ragazzi) e camminando con lui gli ho fatto notare la sporcizia che c’era in giro, ne abbiamo parlato, ho proposto di dividere nei due bidoni l’immondizia bruciabile da quella no (lattine e bicchieri)  ,cosi
una volta convocati tutti, ha presentato e spiegato il lavoro che si doveva fare. Ora non voglio dire che è tutto pulito e perfetto ma standogli dietro aiutandoli dalle retrovie, spero che poco alla volta diventino consapevoli del rispetto del luogo dove vivono.
Per me è importante il cercare di mantenere un atteggiamento di confronto, so che tutto quello che dico è legge anche se è sbagliato, e cadere in errore è estremamente facile….
Appena arrivato, ho iniziato alla sera, pieno di entusiasmo, a mostrare i film che ho portato, una mia
iniziativa e vedevo i ragazzi felice, tutto ok?
Leggendo il quaderno che sto facendo con i grandi vedo , e poi mi ricordo, che alla sera dopo cena è il
momento dello studio, del ripasso collettivo e io per un paio di sere l’avevo annullato........

Una altra delle cose che sto cercando di fare con loro è la gestione dei soldi, Da Roma è forse tra i quattro
responsabili un gradino sopra, soprattutto perché gestisce i soldi… parliamo di un ragazzo di 19 anni….
Abbiamo iniziato con un piccolo quaderno dove lui inserisce entrate ed uscite e dove mette le varie
ricevute, a fine mese tireremo la riga, per ora lo stiamo completando insieme.

Sono tante le cose che devo dire, che non tento neppure di tenere un filo logico, di collegare i pensieri. Parlavo di Incia e Segunda, vengono spesso a trovarmi, soprattutto nei momenti di riposo….. be a
vederli sembra che per loro il tempo si sia fermato, come l’anno scorso. Gli ho regalato un quaderno a
ciascuno, Segunda lo usa per disegnare, con Incia invece sto cercando di insegnarli a scrivere il proprio nome,  pochi minuti al giorno, e poi disegno.

Domenica mattina con po’ di ragazzi siamo andati a Messa in citta, abbiamo beccato per caso la Messa dei
bambini, la chiesa ne era piena, è stata molto bella.
Ho guidato il fuoristrada, dopo qualche incertezza è andato tutto bene, le strade non sono un granché (qualche buchina….) ma nessun problema per chi è stato alla scuola della strada di Semalo nei tempi che
furono.

Sento un po’ la responsabilità del centro, mi trovo un po’ impreparato a gestire le mille attività e capire
un po’ la situazione tra mezzi fuori uso, stipendi ai lavoratori e pagamenti vari , è non cosa che non ho
fatto negli altri anni e che non mi ero neppure interessato, avevamo altro….
Sto risolvendo tutto facendo molte riunioni con i ragazzi, per cercare di immergermi i questa realtà, ci
pensa poi l’Annalisa con le sue telefonate a darmi fonte di lavoro.
Ma di tutto questo ne risente un po’ il lavoro, ma soprattutto le attività “ludiche” con i ragazzi,
tranne dei disegni qui a casa non sono riuscito ancora a fare qualche bel gioco.

Insomma mi devo un ambientare. 

Cari vi saluto, spero che abbia fatto piacere ricevere queste mie parole caotiche in un pessimo italiano, ma
non vi parlo del mio portoghese…..
Se volete potete mandarmi un messaggio anche sul cellulare ho un numero angolano, chiedete in giro a
qualcuno l’ho lasciato.

Con sincero affetto,

Simone
Menongue domenica 24 settembre 2006

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